Elezioni presidenziali negli Stati Uniti 2024 e mercati finanziari
Con le elezioni presidenziali degli Stati Uniti che si avvicinano, molte domande potrebbero sorgere riguardo al possibile impatto sui mercati finanziari. Guardando indietro nella storia, possiamo tracciare alcuni schemi interessanti che possono fornire una prospettiva utile.
Negli ultimi 23 cicli elettorali presidenziali dal 1928, il mercato azionario statunitense, rappresentato dallo S&P 500, ha avuto una performance positiva nel 73% dei casi nell’anno dell’elezione e nell’anno successivo. In particolare, la media dei rendimenti annuali dello S&P 500 durante gli anni di elezione e l’anno successivo è stata del 9,2%.
Tuttavia, è importante notare che ci sono stati anche casi in cui le elezioni presidenziali hanno portato a una maggiore volatilità di mercato. Ad esempio, durante le elezioni del 2008, il mercato azionario ha subito un crollo significativo a causa della crisi finanziaria globale.
In base alle tendenze storiche e alle politiche economiche proposte, potremmo ipotizzare gli effetti potenziali sui mercati finanziari in caso di vittoria dei democratici o dei repubblicani.
Vittoria dei Democratici: Storicamente, una vittoria democratica potrebbe essere associata a politiche economiche che favoriscono la spesa pubblica, l’ambiente e il settore della sanità. Queste politiche potrebbero avere un impatto positivo su settori come le energie rinnovabili, l’assistenza sanitaria e l’istruzione. Tuttavia, potrebbero esserci preoccupazioni riguardo a una maggiore regolamentazione su alcune industrie, il che potrebbe generare incertezza nei mercati finanziari.
Vittoria dei Repubblicani: Una vittoria repubblicana potrebbe essere associata a politiche economiche che favoriscono la riduzione delle tasse, la deregolamentazione e gli investimenti nelle infrastrutture. Queste politiche potrebbero essere percepite positivamente dai mercati finanziari, in particolare dai settori finanziario, energetico e delle infrastrutture. Tuttavia, potrebbero sorgere preoccupazioni riguardo a politiche commerciali più restrittive, che potrebbero generare turbolenze nei mercati internazionali.
Inoltre, sia in caso di vittoria dei democratici che dei repubblicani, il taglio dei tassi di interesse da parte delle banche centrali potrebbe favorire alcuni settori e azioni, tra cui:
1. Settore immobiliare: I tagli dei tassi di interesse possono ridurre i costi di finanziamento per l’acquisto di case, stimolando la domanda nel settore immobiliare.
2. Settore dei beni di consumo ciclici: Una politica monetaria accomodante può stimolare la spesa dei consumatori, beneficiando settori come l’abbigliamento, i viaggi e l’intrattenimento.
3. Tecnologia e settore delle telecomunicazioni: Le aziende ad alto crescita possono trarre vantaggio da tassi di interesse più bassi poiché possono finanziare nuovi investimenti a costi inferiori.