Cosa sono i tassi negativi?
Perché non possiamo più andare in una banca sicura e dire: “Ho 200.000€, quanto mi date?”. La risposta potrebbe essere questa:”Caro cliente, Lei è fortunato perché non ha spese, dovrebbe essere Lei a darci un rendimento…”.
Esatto, è proprio così e ora cercherò di spiegarvi il motivo in modo semplice.
Oggi i Paesi più evoluti sono saturi, cioè, non spendono quanto i Paesi in via di sviluppo. Questo deriva dal fatto che Paesi come quelli dell’Europa sviluppata, hanno una classe media che sta abbastanza bene, più o meno tutti hanno una casa, un lavoro, una macchina… Cosa gli serve in più? Lo smartphone lo compriamo solo quando si rompe o diventa obsoleto e facciamo così con tante altre cose. Andiamo a fare shopping se ne sentiamo la necessità, non per vizio o diletto.
Quindi non stiamo vivendo una fase di boom economico come nel dopo guerra, dove quasi tutti partivano da zero e facevano girare la moneta. Oggi viviamo con l’incertezza del domani e tendiamo a risparmiare di più per il futuro prossimo.
Per questi motivi i giornali e telegiornali iniziano a diffondere il malcontento parlando di crisi e di PIL che non cresce… bla, bla, blaaa…
In questa fase, entra in gioco la BCE, dicendo: “Tranquilli abbiamo la soluzione, faremo ripartire i consumi e riporteremo l’inflazione al 2%”, ma come? “Compreremo titoli di Stato, Obbligazioni di aziende e obbligazioni bancarie ogni mese, in più faremo finanziamenti (Tltro) alle banche, a tassi irrisori ma in cambio (come garanzia) vogliamo un equivalente di titoli Statali che loro hanno in pancia“. “Questi finanziamenti li faremo soprattutto alle banche più solide e non a quelle che faranno fatica a restituirceli”. “In più le banche dovranno depositare presso di noi, una percentuale della loro massa raccolta, per creare una riserva tecnica a garanzia di eventuali future crisi bancarie”.
In poche parole la BCE riempie di soldi le Banche, le aziende e lo Stato, con l’obiettivo che le prime prestino soldi a tassi bassi, le seconde e il terzo spendano per le loro attività e per le infrastrutture.
Quindi le banche erano molto contente perché ricevevano soldi e un parte di questi li depositavano come riserva tecnica, oltre i limiti richiesti, considerate che oggi le masse depositate presso la BCE ammontano ad oltre 6 volte il minimo richiesto, perché le banche hanno troppa liquidità su i conti.
Questi depositi venivano remunerati, quindi Draghi disse:”E no, noi vi diamo i soldi per dare mutui, finanziamenti, prestiti a privati e aziende e voi li depositate su i conti della BCE, oltre il minimo richiesto?! Non esiste, d’ora in poi su i conti deposito della BCE ci saranno i tassi negativi“. Questi tassi sono costati, dal 2014 al 2018, 23 miliardi di Euro alle banche Europee. E i rendimenti dei depositi su i conti correnti sono spariti.
Conseguenze e conclusioni: una banca solida è piena di soldi da elargire a privati e aziende a tassi ridicoli, le obbligazioni le compra la BCE e quindi chi le emette può remunerarle a tassi bassissimi se non negativi come il Bund Tedesco. I soldi che hanno su i conti correnti per una parte (quelli che devono depositare alla BCE) sono un costo e non un ricavo, perché pagano un tasso negativo dello 0,40% da ieri alzato allo 0,50%. La nota positiva è che, sempre da ieri la liquidità depositata presso la Banca Centrale, che non sia riserva tecnica, ha un tasso zero e non negativo, quindi le banche riusciranno a respirare un po’ di più e avere meno costi.
Rimarrà il fatto che per molti anni converrà indebitarsi ma non converrà prestare (comprare obbligazioni). L’unico modo per remunerare il proprio denaro sarà quello di mettersi in società (azioni, con fondi, ETF… strumenti diversificati ma azionari) con le migliori aziende del mondo per tanti anni e accettare le oscillazioni di breve periodo.