Rischio: paura di perdere tutto
Quando vado a trovare i miei clienti, a cui voglio molto bene perché ognuno ha il suo carattere e il suo bisogno, io amo essergli utile, dare loro la tranquillità del futuro, spiegargli che il loro patrimonio è diversificato nelle migliori case di investimento mondiali che a loro volta investono nelle migliori aziende mondiali.
Solitamente vado a trovarli ogni tre mesi, poi dipende dal tipo di cliente e dalle sue esigenze, ogni volta che ci vediamo riprendo i suoi obiettivi di vita facendo una anamnesi per capire dove ci troviamo e dove stiamo andando. Si perché il mio ruolo fondamentale è capire dove il cliente vuole andare e con quale velocità: edoardobasaglia.com. Questa analisi è fondamentale, perché se il cliente è sincero con me, non ha avrà rischi di perdere parti del suo patrimonio, anzi più sarà sincero e più mi ascolterà, più sarà soddisfatto.
Ad un certo punto della visita molti clienti mi dicono, “Edoardo te lo sai è, noi non vogliamo rischiare” , questa è La Frase del cliente, allora io chiedo: “Gianni e Maria, ditemi sinceramente cosa intendete per rischio.” G&M: “Perdere tutto.”
Effettivamente in passato gli investimenti venivano fatti in singole azioni o obbligazioni, quindi in seguito a crack più o meno clamorosi, come Argentina, Lehman, Cirio, Parmalat e le banche negli ultimi anni, è giustificata la paura di perdere tutto, se non che ai miei clienti spiego la differenza fra Rischio Specifico e Rischio di mercato.
Rischio specifico: Investi il tuo patrimonio in un’unica società attraverso una sua obbligazione o azione, la concentrazione può comportare grandi risultati con il rischio di perdere tutto se l’azienda fallisce, perché il rischio è specifico.
Rischio di mercato: In base a dove il cliente vuole andare (arco temporale) e a quanta oscillazione può sopportare emotivamente, diversifico il suo patrimonio in migliaia di aziende mondiali eliminando il rischio specifico (non mettere tutte le uova nello stesso paniere), con fondi comuni, ETF e gestioni patrimoniali. Se fallisce qualche azienda durante una crisi cosa succede? deve accettare un po’ di oscillazione, perché quel 2% in portafoglio è venuto meno, ma ha un 98% di aziende che sono sane, floride e vogliono migliorarsi continuamente. Quindi non perderà mai il suo patrimonio, dovrà solo dirmi quando dovrà spenderlo e con quale velocità vuole remunerarlo.
Quando spiego il rischio di mercato ai miei clienti, si tranquillizzano e anzi sono loro a chiamarmi quando il mercato scende per investire con prezzi bassi (alcuni chiamano impauriti e gli rispiego il meccanismo del rischio di mercato e gli ricordo che loro non hanno nessun rischio specifico). Inoltre con i più scettici vado a spacchettare i fondi o gli ETF e andiamo a vedere le aziende su cui investono, perché quando toccano con mano che investono in Amazon, Facebook, American Experss, Visa, home Depot, Alibaba, Tencent, Apple…. aziende che ognuno di noi usa tutti i giorni, capiscono che il rischio nel mio mestiere significa MOMENTANEO MANCATO GUADAGNO.
Il mio settore è difficile ma la mia missione è quella di renderlo facile e bello agli occhi dei più scettici e timorosi.
Il rischio soltanto un’unità di misura dell’oscillazione del patrimonio, io devo essere bravo a rapportarlo all’emotività del cliente. Se il mercato non avesse altre bassi il rischio non si misurerebbe e io non servirei.
W la libertà finanziaria.